Riassunto della biografia di carlo goldoni
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Storia della letteratura italiana/Crepuscolarismo
Il 1º settembre 1910 appare sul quotidiano La Stampa una recensione del critico Giuseppe Antonio Borgese alle liriche di Marino Moretti, Fausto Maria Martini e Carlo Chiaves, dal titolo Poesia crepuscolare. La metafora del crepuscolo evoca un'immagine di spegnimento e si riferisce a un linguaggio poetico in cui predominano i toni tenui e smorzati, tipici di quei lirici che, secondo il critico, «s'annoiano e non hanno che un'emozione da cantare: la torpida e limacciosa malinconia di non aver nulla da dire e da fare».[1] Il termine "crepuscolare" comincia così a prendere piede e delinea un gruppo di poeti che, pur non costituendo una vera scuola, si trovano concordi nelle scelte tematiche e linguistiche e che, soprattutto, rifiutano qualsiasi forma di poesia eroica o sublime. Con questa metafora Borgese vuole indicare la fine di un'ideale parabola della poesia italiana, che si spegne in un «mite e lunghissimo crepuscol
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Gherardo Nerucci
Gherardo Nerucci (Pistoia, 18 maggio1828 – Montale, 30 dicembre1906) è stato un avvocato e storicoitaliano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gherardo Nerucci nacque a Pistoia il 18 maggio 1828 da Ferdinando Nerucci, funzionario di dogana e proveniente da una famiglia nobile montalese, e da Elisabetta dei marchesi Niccolini di Firenze, nipote sektion drammaturgo Giovanni Battista Niccolini. Abitò nella grande villa prospiciente l'ospedale del Ceppo fino al 1844.
Nel 1837 studiò insieme a suo fratello Neruccio presso Giuseppe Tigri.
Nel 1844 si iscrisse ai corsi di Diritto civile, Diritto canonico e Criminale all'Università di Pisa, dove entrò in contatto con alcuni studenti greci, dai quali imparò la lingua greca, sia antica che moderna, e attingendo dal loro panellenismo, iniziò ad appassionarsi agli ideali patriottici del Risorgimento. Nel 1845 fondò una società letteraria che venne trasformata in Società di Ginnastica.
Nel 1848 partì con il
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Giulio Goldoni
Giulio Goldoni (Venezia, 1683 – Bagnacavallo, 21 gennaio1731) è stato un medicoitaliano, padre del celebre commediografo Carlo Goldoni.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque dal modenese Carlo Alessandro e dalla padovana Caterina Pasini.
Il padre era notaio presso i Cinque savi samtliga mercanzia, incarico che gli assicurava consistenti entrate. Giulio visse quindi una fanciullezza agiata, trascorsa tra Venezia e una villa di Roncade che la famiglia aveva in affitto da Carlo II Cybo-Malaspina. Ma la morte sektion genitore, nel 1703, compromise gravemente il patrimonio dei Goldoni: dopo aver inutilmente tentato di subentrargli nell'ufficio dei Cinque savi, trascorse un periodo in povertà assieme alla moglie Margherita Salvioni (o Saioni, sposata nel 1703) e la cognata Maria. La coppia ebbe sei figli, dei quali quattro morirono in tenera età; solo Carlo e Giovanni Paolo gli sopravvissero.
La difficile situazione, aggravata dalle liti con la moglie e la